Come funziona il conto deposito

prestitiI conti deposito sono ancora uno strumento valido per investire i propri risparmi? Prima di dare una risposta, definitiva, a questa domanda cerchiamo di capire il contesto che stiamo attraversando. In una situazione economica come quella attuale dove regna sovrana l’irrequietezza dei mercati, i risparmiatori cercano una via di salvezza per i propri risparmi.

Bisogna ammettere che trovare un investimento profittevole che garantisca un tasso di interesse fisso è praticamente impossibile, le classiche obbligazioni bancarie garantite sono ormai merce rarissima e gli istituti di credito si sono disamorati di tutti quei prodotti che garantivano al cliente un tasso fisso.

Oggi vanno di moda nel campo degli investimenti i fondi comuni ed i certificate, entrambi prodotti che oltre a non garantire un interesse prestabilito mettono a rischio il capitale investito (cosa che, come vedremo più avanti, non accade con i conti deposito). Spesso purtroppo tali prodotti vengono venduti come sicuri ma non è assolutamente così, c’è infatti molta differenza tra la cara e vecchia obbligazione ed un fondo obbligazionario al 100%. Il fondo non garantirà la restituzione del capitale investito, l’obbligazione sì.

Il risparmiatore a questo punto deve forzatamente optare per altre forme di investimento, come i metalli preziosi ed i diamanti. Questi beni rifugio sicuramente possono essere una alternativa ai prodotti finanziari garantiti, ma presentano maggiori difficoltà di disinvestimento. Mentre la cara e vecchia obbligazione quotata si poteva vendere nell’arco di una giornata, per vendere oro o diamanti servono settimane se si è fortunati.

Le banche fortunatamente hanno ancora nel proprio listino prodotti i conti deposito. Tuttavia bisogna specificare che i rendimenti di tali conti deposito si sono molto ridotti negli ultimi anni a causa della politica espansiva di quatitative easing della BCE. In pratica la BCE comprando titoli del debito pubblico dei paesi membri ha fatto si che i tassi di interesse degli stessi diminuissero, questo ovviamente a catena comporta una perdita di profitto per le banche, alle quali è vietato applicare tassi di interesse al di sopra di determinate soglie prestabilite sempre dalla banca centrale europea. Gli interessi sui conti deposito con vincoli temporali medio lunghi oggi si attestano sul punto percentuale lordo, praticamente un’inezia.

Il conto deposito funziona nel seguente modo, il cliente e la banca stipulano un contratto per il quale il cliente si impegna a consegnare alla banca una certa somma di denaro in cambio del cosiddetto “certificato di deposito” che attesta la quantità del denaro versato. Il cliente non potrà disporre di quelle somme a proprio piacimento, poiché sono depositate per l’appunto su un conto vincolato temporalmente. Ossia il cliente versa un importo X per un tempo Y durante il quale non potrà prelevare quel denaro X, in cambio riceverà dalla banca un interesse Z prefissato all’atto di stipula del contratto, per tutta la sua durata.

Il conto deposito si configura quindi come un investimento sicuro nel quale è impossibile incorrere in perdite di capitale, tuttavia gli interessi netti potrebbero essere di gran lunga minori rispetto a qualche tempo fa. Le somme depositate nei conti deposito sono garantite dal Fondo Interbancario per la tutela dei depositi, fino ad un importo di 100.000 euro. Questo significa che se la banca dovesse fallire il correntista non perderebbe quanto ha investito fino a quella cifra poiché vi è la garanzia dello Stato.