Cessione del quinto INPDAP

prestitiSi sente abbastanza spesso parlare di un tipo di prestito particolare, ovvero la cessione del quinto INPDAP.

Possiamo introdurre il tema spiegando, in maniera semplice, che cosa sia la cessione del quinto.

La cessione del quinto è, più in generale, un prestito particolare e non finalizzato: in sostanza con questo finanziamento si concede una fetta del proprio reddito o pensione, che non deve superare un quinto del reddito netto (e da qua il suo nome) come rata mensile per il prestito.

Dopo di che, al contrario di quanto avviene con altri finanziamenti – per i quali il cliente ogni mese, o ogni due mesi, rimborsa la rata alla banca o alla finanziaria – è direttamente il datore di lavoro o l’ente che eroga la pensione a corrispondere alla banca la rata mensile, prelevandola alla fonte.

Ecco perché la cessione del quinto INPDAP è considerato, anche dalle banche, un prestito più sicuro degli altri: non è il cliente a doversi preoccupare del rimborso ma il datore di lavoro o l’ente della pensione.

Nonostante ad oggi si continui a parlare di cessione del quinto INPDAP, il nome corretto è cessione del quinto INPS ex INPDAP. Infatti l’INPDAP era l’ente che fino al 2012 si occupava di erogare le pensioni ai dipendenti pubblici, ma oggi è stato completamente assorbito nell’INPS ed ha cessato di esistere, nell’ambito della manovra di Monti per contenere “la spesa pubblica”.

La cessione del quinto, abbiamo detto, è un prestito personale non finalizzato. Non bisogna quindi spiegare il perché si chiede la cessione del quinto INPDAP in quanto la somma di denaro viene erogata senza richiedere giustificativi da parte del cliente.

La rata viene trattenuta, come abbiamo detto, direttamente sulla pensione o sul reddito.

Tipologie di cessione del quinto INPDAP

Non esiste un unico tipo di cessione del quinto INPDAP, ma diverse tipologie di prodotto che possono adattarsi al meglio alle esigenze di ciascuno.

  • Il Piccolo Prestito INPDAP. Consiste in una cessione del quinto INPDAP che viene erogata ai dipendenti ed ai pensionati con iscrizione alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali.
    Si tratta di un prestito di piccole somme di denaro, che dura da uno a quattro anni al massimo. È possibile chiedere, per il prestito annuale, al massimo una mensilità di stipendio o pensione; per quello biennale, al massimo due e così via.
  • Prestito Pluriennale Diretto INPDAP. Si tratta di un prestito con cessione del quinto INPDAP che però dura fino a dieci anni.
    Può essere chiesto dai dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato con 4 anni di anzianità e dai pensionati con 4 anni di versamenti di contributi.
    I dipendenti pubblici a tempo determinato possono accedervi solo se mettono il TFR a garanzia del debito.
  • Prestito Pluriennale Garantito INPDAP. Si tratta di un prestito che viene erogato non dall’INPS ma bensì dalle banche e dalle società finanziarie che hanno una convenzione con l’ente. In questo caso è possibile accedere al prestito se si è dipendenti pubblici e statali con almeno quattro anni di anzianità contributiva. Il prestito dura 5 o 10 anni. L’importo della rata non eccede un quinto della retribuzione mensile.