Prestiti ex Inpdap per insegnanti

prestiti inpdapGli insegnanti come si sa sono una categoria professionale sottopagata rispetto agli altri paesi europei, ma il loro contratto permette di accedere a dei particolari prestiti concessi a condizioni vantaggiose, i prestiti Inpdap.

I prestiti Inpdap per insegnanti sono dei prestiti messi a disposizione dall’Inpdap e oggi gestiti interamente dall’Inps, dopo la fusione dei due istituti di previdenza sociale, che offrono tassi d’interesse inferiori alle medie di mercato e condizioni particolarmente agevolate.

Per richiederli è necessario essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, avere un contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 36 mesi o essere un insegnante pensionato.

Prestiti Inpdap per insegnanti precari

Piccoli prestiti Inpdap fino ad 8 mensilità : durata e costi

Gli insegnanti precari nonostante le difficoltà dovute alla loro posizione possono accedere ai piccoli prestiti Inpdap, essendo obbligatoriamente iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie.

Si tratta di prestiti da una fino ad un massimo di 4 mensilità, rimborsabili rispettivamente da 12 a 48 mesi, cioè ogni mensilità richiesta prevede un periodo di rimborso pari a 12 mesi, quindi 1 mensilità in 12 mesi, 2 mensilità in 24 mesi, etc…

In caso però non si abbiano altre trattenute in corso sulla propria busta paga è possibile richiedere il raddoppio delle mensilità, ottenendo quindi 2 mensilità rimborsabili in 12 mesi, 4 mensilità in 24 mesi, 6 mensilità in 36 mesi, fino ad un massimo di 8 mensilità rimborsabili in 48 mesi (prestiti quadriennali).

Ovviamente la durata del prestito dovrà essere inferiore a quella del proprio contratto di lavoro.

Il costo del prestito prevede un tasso annuale nominale (TAN) del 4,25%, uno 0,5% per le spese amministrative dell’Inps ed un premio per il Fondo Rischi variabile a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito, da un minimo dello 0,17% ad un massimo dell’1,20%.

Come richiedere il prestito, rinnovi ed estinzione anticipata

Per richiedere un piccolo prestito Inpdap gli insegnati precari con contratto a tempo determinato devono scaricare il modulo presente sul portale dell’Inps, compilarlo in tutte le sue parti e consegnarlo alla propria Amministrazione di competenza.

Quest’ultima dovrà provvedere al suo invio esclusivamente per via telematica direttamente agli uffici dell’Istituto di previdenza sociale.

In caso di estinzione anticipata sarà necessario aspettare il decorrere naturale dei termini del prestito stesso, prima di poter richiedere nuovamente un altro piccolo prestito Inpdap.

Inoltre dopo un periodo minimo di ammortamento del prestito è possibile richiederne il rinnovo, ossia dopo 6 mesi per i prestiti annuali, 12 mesi per quelli biennali, 18 mesi per i prestiti triennali e 24 mesi per quelli quadriennali.

Prestiti Inpdap per insegnanti statali

Prestiti pluriennali Inpdap : durata e costi

Gli insegnanti di ruolo con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, possono accedere ai prestiti pluriennali Inpdap.

Per poterli richiedere è necessario avere almeno 4 anni d’anzianità di servizio ed altrettanti di versamento al Fondo Credito, oltre a fornire un’adeguata documentazione riguardante la finalità stessa del prestito.

I prestiti pluriennali Inpdap possono avere una durata di 60 mesi (prestiti quinquennali) o di 120 mesi (prestiti decennali), e sono vincolati alla cessione della quota cedibile dello stipendio, fino ad un massimo del 20% mensile.

Il tasso d’interesse nominale (TAN) è del 3,5%, più uno 0,5% per le spese amministrative dell’Inps ed un contributo al Fondo Rischi a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito, da un minimo dello 0,96% ad un massimo del 2,28%.

Motivazioni ammesse per richiedere un prestito pluriennale Inpdap

I prestiti pluriennali Inpdap erogati dall’Inps devono essere motivati, cioè è necessario presentare una documentazione scritta che mostri la finalità del prestito.

Ad oggi le finalità ammesse sono :

  • Calamità naturali
  • Rapine, furti o incendi
  • Manutenzione ordinaria ed efficientamento energetico(max 30.000€)
  • Manutenzione straordinaria(max 100.000)
  • Acquisto auto(max 20.000€)
  • Nascita di figli e adozioni
  • Cure odontoiatriche
  • Malattie e decessi in famiglia
  • Matrimonio dell’iscritto o di un figlio(max 23.000€)
  • Corsi post-laurea
  • Acquisto o costruzione casa di residenza, anche per figlio maggiorenne(max 150.000€)
  • Estinzione di un mutuo ipotecario

Come richiedere il prestito, rinnovi ed estinzione anticipata

Per richiedere un prestito pluriennale Inpdap è necessario scaricare l’apposito modulo dal sito dell’Inps ed inviarlo debitamente compilato in ogni sua parte all’Istituto di previdenza sociale tramite la propria Amministrazione di competenza, oltre ad un certificato medico di sana costituzione fisica.

È possibile estinguere anticipatamente il prestito in qualsiasi momento tramite il versamento della quota residua, ottenendo il rimborso della quota al Fondo Rischi in relazione al termine della garanzia.

In caso di prestiti a 60 mesi è sempre possibile richiederne il rinnovo per un prestito decennale, mentre per richiedere un rinnovo uguale a quello già aperto è necessario aspettare almeno due anni per i prestiti quinquennali e 4 anni per quelli decennali.

Prestiti Inpdap per insegnanti in pensione

Gli insegnanti in pensione possono accedere ai prestiti agevolati Inpdap, purché opportunamente iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie con il versamento della quota dello 0,15%, come previsto dal D.M. 45/2007.

Possono richiedere sia piccoli prestiti fino ad un massimo di 8 mensilità rimborsabili in 48 mesi, che prestiti pluriennali quinquennali o decennali, purché iscritti al Fondo Credito da almeno 4 anni.

Nel caso specifico gli insegnanti in pensione pagano gli stessi interessi nominali, cioè il 4,25% per i piccoli prestiti ed il 3,5% per i prestiti pluriennali, oltre al contributo dello 0,5% per le spese amministrative dell’Inps.

Quello che cambia è l’aliquota per il contributo al Fondo Rischi per i piccoli prestiti può andare da un minimo dello 0,34%, per i prestiti annuali con massimo 65 anni alla scadenza, ad un massimo 15,39% per i prestiti quadriennali con 90 anni alla scadenza.

Per i prestiti pluriennali invece l’aliquota può andare da un minimo dell’1,92% per i prestiti quinquennali con 69 anni alla scadenza, fino ad un massimo del 22,39% per i prestiti decennali con 90 anni alla scadenza.

Come richiedere un prestito Inpdap per pensionati

Gli insegnanti in pensione possono richiedere un piccolo prestito o un prestito pluriennale Inpdap tramite il portale dell’Inps, compilando l’apposito modulo ed inviandolo tramite il proprio codice PIN dispositivo personale.

In questo caso il percorso da seguire sul sito dell’Inps è :

  • inps.it
  • accedi ai servizi>
  • servizi gestione dipendenti pubblici (ex Inpdap)>
  • servizi per iscritti a pensionati>
  • digitazione codice fiscale e PIN>
  • per area tematica>
  • credito>
  • piccolo prestito pensionati> o prestito pluriennale pensionati>

Oppure è possibile avvalersi del Contact Center dell’Inps, al numero 803 164 gratuito da fisso o 06 164 164 a pagamento da cellulare, sempre in possesso del proprio codice PIN.

Infine è possibile richiedere i servizi dei CAF e dei patronati in questo caso anche senza il proprio codice PIN (D.P. 95/2012).

Mutui Inpdap per insegnanti di ruolo

Gli insegnanti di ruolo possono accedere a dei particolari finanziamenti destinati all’acquisto della prima casa, per il quale però è necessario essere insegnanti di ruolo da almeno 3 anni, escludendo di fatto sia gli insegnanti precari che gli insegnanti delle scuole private.

Ulteriori condizioni fondamentali sono che nessun familiare dell’insegnante, cioè nessun appartenente al suo nucleo familiare, risulti proprietario di un immobile nel raggio di 100 Km dalla casa in questione.

Inoltre è necessario che l’insegnante sia iscritto al Fondo Credito, cioè alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, da almeno 3 anni con regolare pagamento della quota d’iscrizione e partecipazione (aliquota 0,35% dello stipendio lordo).

È possibile richiedere fino ad un massimo di 300.000€ rimborsabili da 5 a 30 anni, attraverso l’accensione di un mutuo ipotecario pluriennale. Inoltre vige l’obbligo di residenza presso l’immobile oggetto del mutuo Inpdap per un periodo minimo di 5 anni, minore in caso di estinzione anticipata del mutuo.

Infine possono usufruire del mutuo Inpdap a condizione agevolate anche i familiari di primo grado dell’insegnante di ruolo, come il marito o un figlio, purché sussistano tutti i requisiti necessari come la residenza e l’unicità dell’immobile prima casa.

Conclusioni

Gli insegnanti nonostante la loro posizione difficile all’interno del panorama europeo dell’insegnamento, possono accedere ai prestiti e mutui Inpdap, particolari prestiti agevolati concessi a tassi d’interesse inferiori al mercato.

Si tratta di piccoli prestiti Inpdap fino ad 8 mensilità rimborsabili in 48 mesi, prestiti pluriennali a 60 o 120 mesi vincolati alla cessione del quinto e previa documentazione certificata e mutui Inpdap per l’acquisto della prima casa di residenza.

Possono accedervi sia gli insegnanti di ruolo che gli insegnanti in pensione o gli insegnanti precari, quest’ultimi limitati ai piccoli prestiti o comunque a prestiti con una durata che non può superare la durata stessa del contratto di lavoro.