Fattura B2B, le preoccupazioni dei commercialisti

Si è sentito molto parlare, negli ultimi mesi, dell’introduzione della fattura elettronica B2B. Si tratta di una fattura nuova che presto diventerà obbligatoria anche fra i privati e che ha fatto scaturire diverse preoccupazioni fra i commercialisti, rivolte soprattutto ad una possibile sopravvivenza del loro mestiere negli anni a venire. L’e-fattura potrebbe essere considerata una minaccia per la contabilità? Potrebbe davvero diminuire sostanzialmente il ruolo del commercialista? Si tratta di una preoccupazione per ora comune a molti professionisti, alla luce del fatto che da gennaio del 2019 essa diventerà obbligatoria anche fra privati.

Ma di che si tratta e come bisogna affrontare il fenomeno?

Lo abbiamo chiesto al Dott. Federico Del Fiume, commercialista a Roma presso lo studio Del Fiume Associati, che ci conferma in toto i timori della categoria; secondo il Dott. Del Fiume presto i commercialisti dovranno adeguarsi, il prima possibile.
La fattura elettronica B2B in primo luogo è un termine che identifica quel processo digitale di generazione delle fatture, della emissione e della conservazione secondo i termini di legge (per dieci anni).

La fattura elettronica B2B non è una semplice fattura stampata, ma un documento con un forte valore, strutturato con un linguaggio standard, firmato in maniera digitale e conservato ai fini fiscali solo digitalmente. Lo scopo è quello di semplificare e di abbattere il tempo di registrazione dei dati, abbattere la stampa di fatture cartacee e lo spazio per la conservazione. Col termine “fattura elettronica B2B” si identifica la fattura emessa da un’impresa verso un’altra impresa.

I benefici, secondo chi l’ha introdotta, sono da vedere nel risparmio della stampa cartacea e dell’attività di stampa, imboscamento, nella gestione delle fatture verso il cliente, nella gestione della conservazione, dato che eliminano l’archivio cartaceo.

Ma rischia veramente di sparire del tutto la contabilità tradizionale, così come la conosciamo?

Più che sparire, è probabile che – dopo l’introduzione della fattura elettronica B2B – la contabilità sarà obbligata a cambiare forma, a modificarsi, passando da un sistema anacronistico, macchinoso ed inefficiente ad uno più efficace e rapido che comporta anche risparmio di materiale e di tempo e maggiore facilità di consultazione e conservazione degli archivi.
Avere un archivio digitale delle fatture permette anche di risparmiare tempo.

Certo, questo comporta una modificazione della classica opera del commercialista, ma di certo non la sparizione del settore. Il segreto è quello di non farsi travolgere da un cambiamento o dall’evoluzione, ma di utilizzarla per migliorare il proprio lavoro. L’innovazione è parte della vita, del resto fino a 70 anni fa nessuno usava i pc per svolgere il lavoro del commercialista. Inoltre la fattura elettronica B2B dà anche una maggiore impressione di serietà; usarla come strumento di modernità e non subirla passivamente è il segreto per entrare al meglio in questa nuova era.

La fatturazione elettronica diventa sempre più importante e sempre più clienti se la aspettano. La si può utilizzare come uno strumento di crescita, specializzazione e per mostrarsi all’altezza dei tempi. Senza dover sparire dalla circolazione, anzi, migliorando la qualità del proprio lavoro e risparmiando tempo.