Gestone del capitale praticando Trading Online

gestione del capitale praticando Trading Online

Internet è pieno di articoli, pagine e blog che cercando di spiegare ai lettori, studiosi e curiosi quant’è facile e come si fa a guadagnare soldi con il Trading Online. Bene, la prima cosa da smentire è che non è assolutamente facile né tanto meno immediato guadagnare. In questo articolo troverete numerosi consigli utili su come ottimizzare il vostro trading, partendo dai suggerimenti di base per principianti, fino a consigli avanzati di Money Management.

Prima di iniziare è bene evidenziare, soprattutto per i neofiti, che se volete capire cos’è e volete anche avere un riscontro pratico, grafico, qui potete trovare numerosi esempi dell’attività di Trading Online.

Il primo consiglio da dare è senza dubbio quello di studiare, studiare e ancora studiare. Non credete a nessuno di quelli che vi promettono guadagni facili e veloci. Il mondo del Trading Online è tra i più ostili ed imprevedibili. La prima cosa da fare è quindi investire su sé stessi, e solo poi nei mercati finanziari!

Non appena vi sentite pronti ad effettuare le vostre prime operazioni, è buona norma iniziare usando un conto demo. Iniziate praticando strategie e tecniche di trading (e, mi raccomando, seguitele alla lettera!) per valutare se e quanto possono essere profittevoli sugli strumenti di vostro interesse. Solo in caso di esito positivo e dopo quanta più pratica possibile potrete cominciare a ripetere esattamente gli stessi meccanismi anche con conti con denaro reale.

Per quanto riguarda qualche norma più interessante ed avanzata (solitamente rientranti nell’area del Money Management), è bene ricordare che non dovete mai investire tutti i vostri risparmi! Se ad esempio avete da parte 50.000€, a vostra discrezione potete scegliere un ammontare tra i 10 ed i 20 mila euro da investire (assolutamente non di più!).

Una volta scelto quanto capitale da allocare potete passare alla selezione degli strumenti. Bene, in questa fase è sempre necessario diversificare. Diversificare non solo in termini di società differenti (se ad esempio preferiamo in assoluto operare nel mercato azionario), ma anche in termini geografici (comprare azioni italiane, europee, americane ed asiatiche) ed in termini di strumenti.

A riguardo di quest’ultimo punto si dice che un portafoglio equamente bilanciato e particolarmente sicuro è composto per il 50% da obbligazioni (valore più o meno stabile, rimborso a scadenza, e cedola certa), 30% da ETF (strumenti derivati che replicano cercando di battere l’andamento tipicamente di un indice o, nel caso degli ETC, di una materia prima) e per il restano 20% azioni.

Infine, è sempre bene avere un portafoglio investimenti composto da 12-15 strumenti differenti. Non meno per non peccare in termini di diversificazione, non di più per evitare di annullare potenziali rendimenti.

Ricordatevi quindi sempre la relazione rischio-rendimento alla base dell’economia: ad un rischio più alto corrisponde un rendimento maggiore, e viceversa. Sarete voi a regolarvi sul “quanto e come diversificare” sulla base della vostra propensione al rischio.