Come funziona l’alta consulenza finanziaria

L’alta consulenza finanziaria è un servizio che al giorno d’oggi risulta indispensabile in considerazione dei cambiamenti che caratterizzano il settore del risparmio gestito. Investire i propri risparmi è, in teoria, più semplice che in passato, viste le numerose opportunità che i mercati mettono a disposizione, con un taglio delle spese da sostenere per i piccoli investitori. Proprio questa facilità di accesso, però, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio, perché può spingere chi non è pienamente informato ad affidare i propri soldi a realtà poco solide. L’educazione finanziaria, come noto, è uno dei limiti del nostro Paese: ed è questo il motivo per il quale chi ha in mente di investire una parte del proprio capitale dovrebbe valutare l’ipotesi di ricorrere a un servizio di alta consulenza finanziaria.

La strada per il successo finanziario

Una gestione oculata degli investimenti fa sì che, in sostanza, il denaro lavori quasi da solo, favorendo il conseguimento degli obiettivi finanziaria di chi investe. La ricerca di un professionista competente che offra un supporto per la scelta degli investimenti migliori è impegnativa, ma permette di poter contare in qualunque momento su un consulente finanziario esperto, la cui mission consiste nell’aiutare il cliente sia sul breve termine che sul lungo periodo. si tratta di programmare le modalità con le quali i risparmi dovranno essere investiti. In alcuni casi e bene farsi seguire anche da un esperto consulenza legale e fiscale

Come si gestiscono gli investimenti

L’alta consulenza finanziaria deve stabilire, in primis, un orizzonte temporale per l’investimento, definendo il livello di rischio che chi investe è disposto ad affrontare. Il consulente individua delle regole guida a cui ci si deve attenere nel caso in cui l’economia e i mercati si caratterizzino per una situazione di incertezza. La costruzione di un portafoglio è solo il primo passo da compiere lungo la strada che comporta anche una accurata gestione dei rischi.

Cosa fa un consulente finanziario

Anche le scelte di indebitamento rientrano tra i compiti a cui deve pensare un consulente finanziario: si pensi, per esempio, a quando è necessario richiedere un mutuo per investire in un immobile. La componente umana è un fattore che non si può sottovalutare: al di là della pianificazione finanziaria, infatti, è molto importante anche la gestione della dimensione emotiva del cliente, poiché un eccesso di entusiasmo o al contrario timori esagerati possono condizionare in modo negativo le decisioni che verranno prese.

Gli step da seguire

Prima di tutto un consulente finanziario valuta la competenza del cliente per ciò che concerne i prodotti finanziari; dopodiché ne esamina gli obiettivi, cercando di capire quali sono gli scopi che intende perseguire con i suoi investimenti. Una volta definita la propensione al rischio, poi, si può passare a un’analisi dell’orizzonte temporale che caratterizza l’investimento: un conto è aspettarsi un rendimento dopo un anno, un conto è aspettarselo dopo venti anni. Solo dopo che tutti questi elementi sono stati valutati, il consulente può suggerire al proprio cliente quali sono le soluzioni migliori in considerazione delle sue aspettative e delle sue esigenze.

Il rapporto tra rendimento e rischi

Nell’ambito dell’alta consulenza finanziaria, è indispensabile individuare e proporre le soluzioni migliori basandosi sia sul rapporto tra rendimenti e rischi, sia sul rapporto tra costi e rendimenti. La gamma di prodotti finanziari a disposizione è potenzialmente infinita, ed è per questo motivo che un consulente deve conoscere nel dettaglio le esigenze e le possibilità del proprio cliente. È bene distinguere, poi, tra coloro che offrono una consulenza indipendente e le figure come i family banker e i promotori finanziari (ma anche i private banker), che vengono pagati tramite retrocessioni sui prodotti finanziari che vengono acquistati dai clienti.